Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 213 del 2016

ECLI:IT:TARFVG:2016:213SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo, anche se legittimamente adottato, può essere successivamente revocato dall'amministrazione procedente, qualora vengano meno le ragioni che ne avevano determinato l'emanazione, determinando così la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso per l'annullamento dello stesso. In tal caso, il giudice amministrativo, pur non pronunciandosi nel merito della controversia, è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere e a disporre la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, fermo restando l'obbligo per l'amministrazione di rimborsare alla parte ricorrente il contributo unificato versato. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione può legittimamente revocare un proprio provvedimento, anche se inizialmente legittimo, qualora vengano meno le ragioni che ne avevano determinato l'adozione. In tal caso, il giudice amministrativo, pur non pronunciandosi nel merito della controversia, è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere e a disporre la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, fermo restando l'obbligo per l'amministrazione di rimborsare alla parte ricorrente il contributo unificato versato. La massima giuridica si caratterizza per un linguaggio tecnico-giuridico, che esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, evitando riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi, senza alcuna introduzione o opinione personale.

Sentenza completa

N. 00326/2012
REG.RIC.

N. 00213/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00326/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 326 del 2012, proposto da:
Fallimento "((omissis)) s.a.s. di ((omissis)) & C.", in persona del curatore fallimentare, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis))à, con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Trieste, Via Donota 3;

contro

Comune di Trieste, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Maritza Filipuzzi dell’Avvocatura comunale, domiciliato in Trieste, Via del ((omissis)) 7, presso gli Uffici dell’Avvocatura medesima;

per l'annullamento

dell'ordinanza del Comune di Trieste del giorno 21.6.2012, prot. …

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