Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38666 del 3 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38666PEN

Massima

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Il reato di calunnia si configura quando una persona, consapevole della propria innocenza, denuncia falsamente un altro soggetto per un reato che sa non aver commesso, al fine di attribuirgli una responsabilità penale. Tale condotta, oltre a ledere il bene giuridico della corretta amministrazione della giustizia, viola il principio di lealtà processuale e di buona fede, in quanto strumentalizza il processo penale per scopi diversi dalla sua finalità istituzionale. La prova della consapevolezza della propria innocenza da parte del calunniatore può essere desunta da elementi oggettivi, come il fatto che il denunciato sia stato successivamente prosciolto o assolto, ovvero che il denunciante sia stato condannato per i fatti falsamente attribuiti all'altra persona. In tali ipotesi, la valutazione della credibilità delle dichiarazioni di testimoni minori o di agenti di polizia giudiziaria deve essere effettuata con particolare rigore, tenendo conto di tutti gli elementi di riscontro emersi nel procedimento, al fine di accertare la effettiva sussistenza degli elementi costitutivi del reato di calunnia, a tutela del diritto di difesa dell'imputato e del principio di presunzione di innocenza. La sentenza che accerti la responsabilità per il reato di calunnia comporta, oltre alla condanna penale, anche la condanna al risarcimento dei danni in favore della parte offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Frances - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BU. FI. N. IL (OMESSO);

2) BU. MA. N. IL (OMESSO);

3) BU. GA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 469/2005 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 27/03/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omi…

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