Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6727 del 17 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6727PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel valutare la legittimità di un ordine di demolizione di un immobile abusivo oggetto di condono edilizio, deve verificare la sussistenza dei presupposti per la sua emanazione, accertando in particolare la disciplina normativa applicabile, la legittimazione del richiedente il condono, il rispetto dei requisiti strutturali e volumetrici per la sanabilità dell'opera, nonché, ove l'immobile ricada in zona vincolata, la sussistenza dei requisiti assentibili. L'eventuale suddivisione artificiosa dell'opera abusiva in più unità immobiliari, al fine di eludere il limite volumetrico di 750 mc previsto dalla normativa sul condono, non può essere ritenuta corretta, dovendo le richieste essere valutate in maniera unitaria quando si riferiscono alla stessa costruzione. L'ordine di demolizione di un immobile abusivo, disposto dal giudice penale, non riveste natura sanzionatoria, ma ha una funzione ripristinatoria dell'equilibrio urbanistico-edilizio violato, sicché non è soggetto alla prescrizione stabilita per le sanzioni penali, né alla prescrizione prevista per le sanzioni amministrative pecuniarie, non contrastando peraltro con il diritto al rispetto della vita privata e familiare e del domicilio di cui all'art. 8 CEDU, in quanto l'esecuzione di tale ordine afferma in concreto il diritto della collettività a rimuovere la lesione di un bene o interesse costituzionalmente tutelato. Tuttavia, il giudice, nel dare attuazione all'ordine di demolizione di un immobile abusivo adibito ad abituale abitazione, è tenuto a rispettare il principio di proporzionalità, valutando la disponibilità, da parte dell'interessato, di un tempo sufficiente per conseguire, se possibile, la sanatoria dell'immobile o per risolvere, con diligenza, le proprie esigenze abitative, la possibilità di far valere le proprie ragioni dinanzi a un tribunale indipendente, l'esigenza di evitare l'esecuzione in momenti in cui sarebbero compromessi altri diritti fondamentali, come quello dei minori a frequentare la scuola, nonché l'eventuale consapevolezza della natura abusiva dell'attività edificatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24-11-2021 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Fabio Zunica;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Tocci Stefano, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 24 novembre 2021, il Tribunale di Napoli, quale giudice dell'esecu…

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