Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 5512 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:5512SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di ripristino dello stato dei luoghi originari, previa rimozione di un'opera edilizia abusiva che ha comportato il cambio di destinazione d'uso da volumi tecnici a civile abitazione, è legittimo e deve essere eseguito anche quando l'originaria istanza di condono edilizio sia stata oggetto di diniego e la relativa impugnazione giurisdizionale sia stata definita in senso sfavorevole per il privato, in quanto il provvedimento di diniego del condono, essendo divenuto definitivo per mancata sospensione cautelare in sede di gravame, costituisce il presupposto legittimo per l'adozione dell'ordine di demolizione. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità del provvedimento di ripristino, non può sindacare nel merito la precedente decisione di diniego del condono, ormai divenuta inoppugnabile, dovendo limitarsi a verificare la correttezza formale e procedimentale dell'ordine di demolizione, senza poter effettuare un nuovo bilanciamento degli interessi pubblici e privati già compiuto in sede di diniego del condono. Pertanto, il provvedimento di ripristino dello stato dei luoghi, adottato sulla base di un pregresso provvedimento di diniego del condono edilizio divenuto definitivo, è immune dai vizi di eccesso di potere per omessa valutazione dell'interesse pubblico e per travisamento dei fatti, nonché dalla censura di illegittimità derivata, in quanto il giudice amministrativo non può riesaminare nel merito la precedente decisione di diniego del condono, ormai inoppugnabile.

Sentenza completa

N. 05726/2014
REG.RIC.

N. 05512/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05726/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5726 del 2014, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, v.le ((omissis)), 71;

contro

Roma Capitale, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) presso cui è domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della D.D. Municipale n. 8 del 3.1.2014 con la quale in considerazione del diniego di condono e della sentenza del Tar Lazio n. 8392/2013 è stato in giunto il ripristino dello stato dei luoghi originari…

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