Il provvedimento di confisca di beni quale misura di prevenzione patrimoniale può essere legittimamente adottato nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi sulla base di elementi concreti e specifici, anche in assenza di una condanna penale, purché sia rispettato il contraddittorio con il proposto e con i terzi interessati. L'accertamento della pericolosità sociale deve fondarsi su elementi attuali e concreti, senza potersi limitare ad un mero richiamo a precedenti provvedimenti di prevenzione, e deve essere adeguatamente motivato, tenendo conto anche del percorso di recupero e reinserimento sociale eventualmente intrapreso dal proposto. La titolarità dei beni da confiscare deve essere accertata nel contraddittorio con i terzi che vantano diritti sui medesimi, senza che la mera rivendicazione di proprietà da parte di un terzo sia di per sé sufficiente ad escludere la confisca, ove risultino comunque elementi che facciano ritenere l'appartenenza dei beni all'ambito di influenza del soggetto ritenuto socialmente pericoloso.