Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 49505 del 29 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49505PEN

Massima

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La condotta di danneggiamento di beni altrui, anche se non espressamente prevista dalla legge come reato, può comunque integrare il reato di danneggiamento aggravato dalla circostanza dell'esposizione alla pubblica fede, in quanto la tutela penale si estende a tutti i beni giuridici meritevoli di protezione, indipendentemente dalla loro natura pubblica o privata. Il principio di offensività, infatti, impone di valutare la rilevanza penale della condotta in base all'effettiva lesione o messa in pericolo del bene giuridico tutelato, a prescindere dalla sua qualificazione formale. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare in concreto se la condotta, pur non espressamente prevista come reato, abbia comunque cagionato una lesione significativa del bene giuridico protetto, tale da giustificare l'intervento del diritto penale. Solo in tal caso la condotta potrà essere ritenuta penalmente rilevante, in applicazione del principio di materialità del reato e di extrema ratio del diritto penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto - Consigliere

Dott. CATENA Rossel - Rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Firenze;
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del Tribunale di Grosseto emessa in data 11/05/2017;
visti gli atti, ii provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Catena Rossella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Salzano Francesco, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso del P.G. e per il rigetto del ricorso dell'imp…

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