Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35779 del 18 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35779PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini della conferma della custodia cautelare in carcere, deve procedere ad un'attenta e coordinata analisi di tutte le risultanze probatorie, senza limitarsi alle sole dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, ma verificando altresì la presenza di riscontri individualizzanti ed autonomi, idonei a corroborare le accuse. La motivazione del provvedimento deve essere esauriente e immune da percepibili contraddizioni o incongruenze, respingendo le doglianze difensive che si risolvano in meri motivi di fatto non valutabili in sede di legittimità. Ove le dichiarazioni accusatorie provengano da persone offese o prossimi congiunti della vittima, il giudice è tenuto a svolgere un doveroso vaglio critico sulla loro attendibilità e credibilità, verificandone la coerenza interna e l'assenza di elementi che ne possano inficiare la genuinità. Analogamente, le intercettazioni e le altre fonti di prova devono essere attentamente ponderate nella loro capacità di riscontro delle accuse, senza che il giudice possa esimersi dal confrontarsi con le specifiche obiezioni difensive. In definitiva, la motivazione del provvedimento cautelare deve essere esaustiva, logica e immune da vizi logici o giuridici, tali da consentire il controllo di legittimità da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. OLIVA Bruno - Consigliere

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. MARTELLA Ilario - Consigliere

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GA. Ge. e MO. Ma.;

contro l'ordinanza in data 17 aprile 2007 del Tribunale di Napoli.

Letti gli atti e il provvedimento impugnato.

Udita la relazione del Cons. Dott. ((omissis)).

Sentito il Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

Udito l'Avv. MATTINA G., in sostituzione dell'Avv. SENESE.

RITENUTO IN FA…

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