La revoca da parte dell'amministrazione comunale della precedente determinazione di approvazione della vendita di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, in ragione dell'accertato difetto della qualità di assegnatario in capo all'occupante, rende manifestamente infondato il ricorso di quest'ultimo avverso l'ordinanza di rilascio dell'immobile, in quanto l'intervenuta revoca, non impugnata, esclude il titolo all'acquisto vantato dal ricorrente ai sensi della legge n. 560/1993, rendendo applicabile la normativa regionale che disciplina il rilascio degli alloggi pubblici occupati senza titolo. L'amministrazione comunale, pertanto, è legittimata a ordinare il rilascio dell'immobile occupato senza titolo, in quanto l'assenza di un valido titolo di godimento in capo all'occupante, accertata con la revoca della precedente determinazione di vendita, comporta l'inapplicabilità della disciplina sull'acquisto agevolato e la conseguente applicazione della normativa regionale in materia di rilascio degli alloggi pubblici. La sentenza, inoltre, evidenzia come l'intervenuta revoca della determinazione di vendita, non impugnata dal ricorrente, renda il ricorso manifestamente infondato, a prescindere dai profili di inammissibilità, e comporti la condanna del ricorrente alla rifusione delle spese processuali.