Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3304 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:3304SENT

Massima

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L'art. 32, comma 27, lett. d), del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, in legge 24 novembre 2003, n. 326, preclude il rilascio del titolo di condono edilizio per le opere abusive realizzate dopo l'apposizione di un vincolo paesaggistico sull'area, anche se di natura relativa e non comportante inedificabilità assoluta, qualora tali opere non siano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti. Tale disposizione, avente carattere di norma di grande riforma economico-sociale, prevale sulla disciplina regionale previgente che ammetteva la sanatoria anche in presenza di vincoli relativi, in quanto il rinvio operato dalla legislazione regionale siciliana all'art. 32 del decreto legge n. 269/2003 deve intendersi riferito all'intera disciplina ivi contenuta, inclusi i limiti alla condonabilità. Pertanto, in presenza di un abuso edilizio realizzato dopo l'apposizione di un vincolo paesaggistico, anche di natura relativa, e non conforme agli strumenti urbanistici, l'Amministrazione è tenuta a dichiarare l'insanabilità dell'intervento e, conseguentemente, ad emettere l'ordine di demolizione, senza che possano rilevare eventuali sopravvenute iniziative volte ad ottenere il rilascio di un nulla osta paesaggistico o la riapertura del procedimento di condono, atteso che tali istanze non sono idonee a superare il precedente provvedimento di diniego di condono, ormai definitivo. La valutazione del giudice penale circa la natura insanabile dell'abuso, ancorché non vincolante per il giudice amministrativo, può comunque essere condivisa e fatta propria da quest'ultimo nell'ambito della propria autonoma attività istruttoria e valutativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/11/2023

N. 03304/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00911/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 911 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Giarre, viale ((omissis)), n. 43 e con domicilio digitale 
ex lege 
come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana e Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di -OMISSIS-, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettual…

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