Cassazione penale Sez. I sentenza n. 38776 del 21 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38776PEN

Massima

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Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere revocato dal giudice dell'esecuzione, ai sensi dell'art. 168 c.p., comma 1, n. 1, qualora il condannato commetta, nel termine stabilito dalla legge, un nuovo delitto o una nuova contravvenzione della stessa indole, per i quali sia inflitta una pena detentiva. Tale revoca ha natura dichiarativa e ricognitiva, non discrezionale, e i suoi effetti retroagiscono al momento in cui si verifica la condizione che la determina, anche se tale condizione non era nota al giudice della cognizione al momento della concessione del beneficio. Il giudice dell'esecuzione, pertanto, è tenuto a revocare il beneficio della sospensione condizionale della pena qualora accerti la sussistenza dei presupposti di legge, a prescindere dalla circostanza che il giudice della cognizione non fosse a conoscenza di tali elementi al momento della decisione. La revoca del beneficio, in tali casi, non è rimessa alla discrezionalità del giudice, ma costituisce un obbligo di legge, in quanto la commissione di un nuovo reato nel termine stabilito dalla legge determina la decadenza automatica del beneficio concesso. Inoltre, la revoca del beneficio può essere disposta anche quando il condannato abbia riportato, nel quinquennio successivo alla irrevocabilità della sentenza di concessione della sospensione condizionale della pena, altre condanne per delitti anteriormente commessi, la cui pena, cumulata a quella precedentemente sospesa, superi i limiti stabiliti dall'art. 163 c.p. In tali ipotesi, il giudice dell'esecuzione è tenuto a revocare il beneficio, a prescindere dalla circostanza che il giudice della cognizione non fosse a conoscenza di tali precedenti penali al momento della concessione della sospensione condizionale della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/11/2016 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 3 novembre 2016 il Giudice per …

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