Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2611 del 24 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2611PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in violazione dei doveri d'ufficio, accetta denaro o altre utilità da un privato per favorire l'esecuzione di un appalto pubblico, commette il reato di corruzione. Tale condotta è penalmente rilevante anche quando il privato agisca in qualità di amministratore di fatto della società appaltatrice, anziché come suo rappresentante legale, e quando i pagamenti effettuati dal Comune all'impresa vengano qualificati come mere anticipazioni di cassa, in assenza della dimostrazione del rispetto delle procedure previste dalla normativa di riferimento. L'accettazione di denaro o altre utilità da parte del pubblico ufficiale integra gli estremi del reato di corruzione, a prescindere dalla qualificazione giuridica del ruolo ricoperto dal privato e dalla natura dei pagamenti effettuati, essendo sufficiente la prova dell'indebita remunerazione del pubblico agente per il suo interessamento nell'esecuzione del contratto di appalto. Le esigenze cautelari sussistono in presenza di tali condotte, in ragione del pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, giustificando l'applicazione di misure restrittive della libertà personale, anche quando il privato non abbia avuto contatti diretti con il pubblico ufficiale corrotto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierlui - Presidente

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. ROSATI M. - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/06/2021 del Tribunale di Bari;
letti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Martino Rosati;
lette le richieste del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Senatore Vincenzo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le richieste del difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'acco…

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