Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32407 del 19 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:32407PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di critica professionale, esercitato attraverso l'invio di un esposto al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, esclude la configurabilità del reato di diffamazione, anche quando le espressioni utilizzate siano aspre e vibrate, purché non travalicando i limiti del corretto esercizio di tale diritto, ovvero non risultino direttamente e smodatamente offensive nei confronti della persona oggetto delle censure. In tali casi, infatti, la condotta rientra nella generale causa di giustificazione di cui all'art. 51 c.p., in quanto preordinata a ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole deontologiche da parte del professionista. Il giudizio sulla sussistenza o meno del requisito della "smodatezza" delle espressioni utilizzate deve essere effettuato in concreto, tenendo conto del contesto in cui la critica si inserisce e della finalità perseguita, ovvero la tutela dell'interesse pubblico al corretto esercizio della professione forense. Pertanto, il reato di diffamazione non può ritenersi integrato quando l'esposto, seppur contenente una critica aspra e vibrata, sia diretto all'organo competente per la verifica della correttezza professionale dell'avvocato, senza eccedere i limiti del legittimo esercizio del diritto di critica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Renata - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
dalla parte civile (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/12/2017 del GIUDICE DI PACE di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale OLGA MIGNOLO che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), che chiede l'inammissibilita…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.