Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19332 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19332PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti nel reato di estorsione, realizzato mediante reiterate minacce e intimidazioni dirette a conseguire un ingiusto profitto, non richiede necessariamente un contributo causale di ciascun concorrente a tutti gli atti esecutivi, essendo sufficiente il concorso morale nella determinazione dell'evento delittuoso. Tuttavia, la condotta di ciascun concorrente deve essere valutata singolarmente, accertando il suo effettivo contributo causale alla realizzazione del reato, senza presunzioni o automatismi. Inoltre, la qualificazione giuridica del fatto come estorsione piuttosto che come esercizio arbitrario delle proprie ragioni deve tenere conto della effettiva convinzione dell'agente di agire per far valere un proprio diritto, pur in assenza di un titolo giuridico che lo legittimi, purché tale convinzione sia ragionevole e non meramente pretestuosa. Infine, la privazione della libertà personale della persona offesa, quale reato autonomo concorrente con l'estorsione, deve essere adeguatamente motivata sulla base di elementi probatori specifici che dimostrino l'effettiva limitazione della libertà di movimento e di autodeterminazione della vittima, senza presunzioni o deduzioni logiche non sorrette da riscontri fattuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI M. Bianca - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n.3766/2015 della Corte d'appello di Ancona, sezione penale, del 12.10.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis)) B.;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MIGNOLO Olga, che ha concluso per l&…

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