Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3098 del 1 luglio 1995

ECLI:IT:CASS:1995:3098PEN

Massima

Massima ufficiale
In materia di misure di prevenzione da applicarsi nei confronti di indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso ed assimilate, il requisito dell'attualita` della pericolosita` e` da considerare necessariamente implicito nella ritenuta attualita` della presumibile appartenenza del proposto ad una consorteria criminosa del genere anzidetto. Il che, del resto, trova conferma nel fatto che la pericolosita` (la quale, per esser tale, deve necessariamente essere attuale), e` espressamente richiesta solo dall'art. 3, comma primo, della legge 27 dicembre 1956 n. 1423 (che detta le condizioni per l'applicazione delle misure di prevenzione ai soggetti rientranti nelle categorie generiche indicate nel precedente art. 1) e non anche dagli artt. 1 e 2 della legge 31 maggio 1965 n. 575 (e successive modificazioni), i quali si limitano a prevedere l'applicabilita` delle misure anzidette a chi, semplicemente, sia indiziato di appartenenza alle summenzionate associazioni criminose. Ne consegue che, una volta che il giudice della prevenzione abbia fornito adeguata motivazione in ordine alla ritenuta sussistenza di detta ultima condizione, e non sussistano elementi - a parte il decorso del tempo, di per se` non decisivo - dai quali possa ragionevolmente desumersi che l'appartenenza sia venuta meno, non occorre alcuna specifica motivazione che dia conto delle ragioni per le quali il soggetto sia da considerare anche attualmente pericoloso.    da vedere: Sen 23/11/1993 3268 sez 5 Pen

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