Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15878 del 26 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15878PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che si appropria di denaro pubblico di cui abbia il possesso in ragione del suo ufficio o servizio commette il reato di peculato, anche qualora tale appropriazione sia stata successivamente restituita o risarcita, in quanto l'elemento costitutivo del reato è l'avvenuta sottrazione del bene pubblico dalla sfera di disponibilità dell'amministrazione. La confessione stragiudiziale dell'imputato, ove contestata, non è di per sé sufficiente a escludere la sussistenza del fatto o l'attribuibilità dello stesso all'imputato, dovendo il giudice valutare l'intero compendio probatorio per accertare l'effettiva responsabilità penale. Pertanto, la dichiarazione di estinzione del reato per prescrizione, in assenza di una espressa rinuncia dell'imputato, non consente di pronunciare una sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129, comma 2, c.p.p., salvo che gli atti processuali non dimostrino in modo evidente e non contestabile l'insussistenza del fatto, la mancata commissione da parte dell'imputato o l'assenza dell'elemento soggettivo del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orland - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 397/21 della Corte di appello di Potenza del 08/07/2021;
letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;
udita la relazione del consigliere, VILLONI Orlando;
letta la requisitoria scritta pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore generale VENEGONI Andrea, che ha concluso per l'inammissibilita' e in subordine per l'infondatezza del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la Corte di appell…

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