Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9508 del 21 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:9508PEN

Massima

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Il medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale che forma ricette false, apponendovi una data anteriore a quella di consegna dei ricettari cui le ricette appartengono, commette il reato di falsità materiale in atti pubblici, anche qualora le ricette siano state rilasciate a pazienti che effettivamente soffrivano della patologia indicata e assumevano da tempo il farmaco prescritto, in quanto il falso contestato attiene alla data apposta sulle ricette e non al loro contenuto, non ricorrendo gli estremi del cd. "falso innocuo". La condotta del medico è riconducibile a lui anche qualora le ricette presentino grafie diverse, in quanto tale circostanza non esclude la sua responsabilità, essendo sufficiente che le ricette siano state da lui formate. La Corte di Cassazione, nel dichiarare inammissibile il ricorso, ha ritenuto che la motivazione della sentenza impugnata fosse esaustiva nel ricostruire le ragioni per le quali le ricette dovessero ritenersi false e riconducibili all'imputato, non essendo proponibile in sede di legittimità la questione relativa alla diversità delle grafie, trattandosi di aspetto in fatto suscettibile di valutazione solo in sede di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO Giuseppe - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/01/2020 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RENATA SESSA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DI LEO GIOVANNI, ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 27.1.2020 la Corte di Appello di Messina ha confermato la pronuncia emess…

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