Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26291 del 23 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26291PEN

Massima

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L'applicazione dell'aumento di pena per effetto della recidiva, prevista dall'art. 99 c.p., comma 5, rientra nell'esercizio dei poteri discrezionali del giudice, il quale deve fornire adeguata motivazione in ordine alla sussistenza degli elementi indicativi di una maggiore capacità a delinquere del reo, valutando l'idoneità della nuova condotta criminosa in contestazione a rivelare tale maggiore capacità. L'automatica applicazione dell'aumento di pena per il solo fatto che il reato rientri nell'elenco di cui all'art. 407 c.p.p., comma 2, lett. a), senza una concreta verifica della ricorrenza dei presupposti che giustificano l'aggravamento della pena, è illegittima ai sensi della sentenza della Corte Costituzionale n. 185 del 2015. Il giudice di merito, nel riesaminare la questione della recidiva, dovrà attenersi a tali principi, motivando adeguatamente la propria decisione in ordine all'applicazione o meno dell'aumento di pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (n. il (OMISSIS));
avverso la sentenza della Corte di Appello di Roma, Sezione Prima Penale, in data 01.07.2015.
Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. IASILLO Adriano.
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dottor GALLI Massimo, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente alla recidiva. Rigetto nel resto.
Udito l'Avvocato (OMISSIS) - difensore di (OMISSIS) - che conclude riportandosi…

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