Il proprietario di un appartamento in un condominio non può realizzare opere abusive che interessano parti comuni dell'edificio senza il consenso di tutti gli altri condomini. Anche se l'opera abusiva insiste in parte sulla proprietà esclusiva del proprietario, qualora essa interessi parti comuni dell'edificio, come il prospetto o la superficie utile, è necessario il consenso di tutti i comproprietari per poterla sanare. In mancanza di tale consenso unanime, l'opera abusiva deve essere demolita, in quanto la sua realizzazione senza l'assenso di tutti i condomini costituisce una violazione delle norme in materia edilizia e condominiale. Il principio di diritto è che il singolo proprietario non può unilateralmente modificare le parti comuni dell'edificio condominiale, essendo necessario il consenso di tutti i comproprietari per intervenire su di esse, a tutela dell'interesse collettivo del condominio. La demolizione dell'opera abusiva che interessa parti comuni è quindi dovuta, in assenza del consenso unanime dei condomini, in quanto essa altera indebitamente la struttura e l'aspetto dell'edificio condominiale.