La mancanza, l'incompletezza o l'irregolarità essenziale degli elementi e delle dichiarazioni sostitutive presentate dai concorrenti in una procedura di gara per l'affidamento di un appalto pubblico non comporta l'automatica esclusione del concorrente, ma obbliga la stazione appaltante ad assegnare un termine non superiore a dieci giorni per la regolarizzazione, con applicazione di una sanzione pecuniaria. Solo in caso di inutile decorso di tale termine il concorrente può essere escluso dalla gara. Tali disposizioni, introdotte dagli artt. 38, comma 2-bis, e 46, comma 1-ter, del d.lgs. n. 163/2006, si applicano anche alle irregolarità relative a elementi e dichiarazioni di soggetti terzi, purché necessari ai fini della partecipazione. Inoltre, la presentazione di una sola referenza bancaria, anziché due come richiesto dal bando, non comporta necessariamente l'esclusione del concorrente, qualora lo stesso abbia addotto giustificati motivi e prodotto altra documentazione idonea a dimostrare la propria adeguata capacità economica e finanziaria per l'esecuzione dell'appalto.