Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3402 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:3402SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive realizzate in zona paesaggisticamente vincolata, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In presenza di una domanda di condono edilizio pendente, il Comune non può adottare provvedimenti di demolizione delle opere oggetto della richiesta di sanatoria, in applicazione degli artt. 38 e 44 della legge n. 47/1985, cui rinvia l'art. 32 della legge n. 326/2003. 2. Tuttavia, per le opere di completamento del fabbricato e per gli altri interventi edilizi realizzati nell'area esterna, in assenza di titolo abilitativo e in zona vincolata, sussiste l'obbligo per il Comune di adottare il provvedimento di demolizione ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, in quanto tali opere, pur se riconducibili a categorie edilizie minori, risultano comunque abusive per il solo fatto di insistere in zona paesaggisticamente vincolata senza la prescritta autorizzazione paesaggistica. 3. La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità urbanistica ai sensi degli artt. 36 e/o 37 del D.P.R. n. 380/2001 non impedisce l'adozione del provvedimento di demolizione, ma ne sospende soltanto l'esecuzione, con la precisazione che, in caso di rigetto della domanda di sanatoria, il termine per l'esecuzione spontanea della demolizione decorre dal momento in cui il diniego perviene a conoscenza dell'interessato. 4. Il silenzio serbato dall'Amministrazione comunale sulla domanda di accertamento di conformità urbanistica ha valore legale di rigetto, con la conseguenza che l'interessato può impugnare tale silenzio-diniego nel termine di decadenza, senza però poter dedurre vizi formali propri degli atti amministrativi, non sussistendo l'obbligo di emanare un provvedimento espresso. 5. In materia di condono edilizio, il requisito della conformità urbanistica delle opere abusive realizzate in zone vincolate, previsto dall'art. 32, comma 27, lett. d) della legge n. 326/2003, costituisce condizione ostativa al rilascio della sanatoria, a prescindere dalla sussistenza di altri presupposti, come l'anteriorità del vincolo rispetto alla realizzazione dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/05/2018

N. 03402/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00712/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 712 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi, dall’avvocato ((omissis)), con il quale domiciliano in Napoli, ai sensi dell’art. 25 c.p.a., presso la segreteria del T.A.R.;

contro

Comune di Pozzuoli, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)) con il quale elettivamente domicilia in Napoli alla Riviera di Chiaia n. 207;

per l'annullamento

in parte qua dell’ordinanza n. 2286 del 16 gennaio 2012 con la quale il Comune di Pozzuoli ha ingiunto a ((omissis)) di demolire le opere abusivamente realizz…

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