Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10085 del 6 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10085PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere provata non solo attraverso la dimostrazione della formale affiliazione dell'imputato, ma anche sulla base di elementi che rivelino la sua stabile ed organica compenetrazione nel tessuto organizzativo del sodalizio, desumibile da un insieme di indizi convergenti, quali la frequentazione di luoghi di ritrovo dei sodali, i contatti con esponenti di vertice dell'organizzazione, anche in relazione a condotte strumentali al perseguimento degli scopi associativi, nonché la disponibilità a fornire un contributo dinamico agli interessi del gruppo criminale. A tal fine, non è necessaria la commissione di specifici reati-fine, essendo sufficiente che l'imputato abbia svolto un ruolo attivo e funzionale agli obiettivi dell'associazione, anche attraverso condotte di favoreggiamento nei confronti di membri latitanti. Inoltre, le dichiarazioni di chiamata in correità rese da collaboratori di giustizia, pur richiedendo un vaglio particolarmente rigoroso, possono costituire prova della responsabilità dell'imputato, a condizione che risultino reciprocamente corroborate e sorrette da elementi di riscontro esterni individualizzanti, anche desumibili dalla partecipazione dell'imputato alla realizzazione di reati-fine dell'associazione. Infine, l'aggravante di cui alla L. n. 203 del 1991, art. 7 può essere riconosciuta quando il reato, per le sue modalità esecutive e per il contesto in cui è maturato, risulti espressione di una logica e di una metodologia tipicamente mafiosa, a prescindere dalla formale appartenenza dell'autore all'associazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. MORELLI Francesc - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/03/2016 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa FRANCESCA MORELLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TOCCI STEFANO, che conclude per l'annullamento con rinvio per …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.