Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5552 del 8 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:5552PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando il soggetto, con violenza o minaccia, costringe taluno a fare o a omettere qualcosa al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che la violenza o la minaccia siano esplicite e dirette, essendo sufficiente anche una forma larvata o indiretta, purché idonea a limitare la libertà di autodeterminazione della persona offesa e a indurla a compiere un atto contrario alla sua volontà. Inoltre, il reato di estorsione può essere realizzato anche attraverso un'azione unitaria e complessa, articolata in più fasi, purché tutte riconducibili ad un medesimo disegno criminoso. Pertanto, la condotta estorsiva può essere integrata anche quando il soggetto agente, dopo aver commesso un precedente reato a danno della vittima, pretende da quest'ultima il pagamento di una somma di denaro per la restituzione del bene illecitamente sottratto, minacciandone altrimenti la definitiva perdita. In tali ipotesi, la circostanza che il soggetto agente ritenga di essere il legittimo proprietario del bene non esclude la configurabilità del reato di estorsione, atteso che la pretesa di ottenere il pagamento di una somma di denaro mediante minaccia o violenza integra comunque gli estremi della condotta estorsiva, a prescindere dalla fondatezza della pretesa avanzata. Inoltre, la concessione delle circostanze attenuanti generiche non può essere automaticamente riconosciuta sulla base della sola incensuratezza dell'imputato, dovendo il giudice valutare, in concreto, la sussistenza di elementi idonei a diminuire la gravità del fatto e la colpevolezza dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa il 27 Aprile 2021 dalla CORTE di APPELLO di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORSELLINO MARIA DANIELA;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ROMANO Giulio che ha chiesto il rigetto dei ricorsi; dell'avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) e dell'avv. (OMISSIS), in sostitu…

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