Il rapporto di lavoro tra le Aziende Sanitarie Locali e i medici convenzionati esterni, disciplinato dall'art. 48 della legge n. 833/1978 e dagli accordi collettivi nazionali, ha natura di lavoro autonomo parasubordinato, per cui le relative controversie rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ai sensi dell'art. 63, comma 3, del d.lgs. n. 165/2001, non essendo configurabile alcun profilo di oggettivo rilievo pubblicistico. Ciò in quanto, una volta costituito il rapporto di lavoro, le controversie che hanno ad oggetto i diritti di cui il medico convenzionato lamenta la lesione da parte della ASL o della Regione, appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario, il quale non trova deroga a favore del giudice amministrativo neanche nel caso in cui la domanda denunci l'illegittimità di atti regolamentari o provvedimenti emessi dalla pubblica amministrazione, spettando al giudice ordinario la loro eventuale disapplicazione. Pertanto, il giudice amministrativo è privo di giurisdizione per conoscere delle controversie relative alle procedure di contrattazione collettiva che disciplinano il rapporto di lavoro tra le Aziende Sanitarie Locali e i medici convenzionati esterni, le quali rientrano nella cognizione del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro.