Cassazione penale Sez. III sentenza n. 50367 del 28 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50367PEN

Massima

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Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari che rigetta la richiesta di archiviazione del pubblico ministero e dispone ulteriori indagini non è autonomamente ricorribile per cassazione, neppure sotto il profilo dell'abnormità, in quanto rientra nei poteri tipici del giudice e non determina alcuna irrimediabile stasi processuale. Il codice di procedura penale prevede la ricorribilità per cassazione di tale provvedimento solo nei casi di nullità riferibili al mancato rispetto del contraddittorio, mentre non è prevista alcuna possibilità di impugnazione avverso il diniego dell'archiviazione, in quanto l'interessato potrà comunque dispiegare ogni difesa nella successiva eventuale sede processuale, a prescindere dalla modalità di prosecuzione del giudizio, sia essa la citazione diretta del pubblico ministero ovvero l'udienza preliminare. Pertanto, il rigetto della richiesta di archiviazione da parte del giudice per le indagini preliminari, con conseguente restituzione degli atti al pubblico ministero per ulteriori indagini, non è autonomamente impugnabile in cassazione, in quanto rientra nei poteri tipici del giudice e non determina alcuna irrimediabile stasi processuale, essendo comunque garantito all'interessato il diritto di difesa nella successiva fase processuale, a prescindere dalla modalità di prosecuzione del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Terni nel procedimento;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza dell'11/4/2016 del Tribunale di Terni;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio del provvedimento.
RITENUTO IN FATTO

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