Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23219 del 16 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23219PEN

Massima

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Il reato di mancata ottemperanza all'ordine di lasciare il territorio dello Stato, previsto dall'art. 14, comma 5-bis, ter e quater, del D.Lgs. n. 286/1998, introdotto dalla Legge n. 189/2002 e successivamente modificato dal D.L. n. 241/2004, convertito nella Legge n. 271/2004, è un reato contravvenzionale punito con la pena dell'arresto, per il quale il termine di prescrizione, ai sensi dell'art. 157, comma 1, n. 5, c.p. nella versione anteriore alla modifica di cui alla Legge n. 251/2005, è di tre anni, prorogabile nel massimo a quattro anni e sei mesi ai sensi dell'art. 160, comma 3, c.p. nella medesima versione. Pertanto, qualora il decreto di espulsione sia stato notificato all'imputato in data antecedente alla modifica normativa che ha trasformato l'illecito da contravvenzione a delitto, e l'accertamento del reato sia avvenuto successivamente, il reato deve ritenersi estinto per intervenuta prescrizione al momento della decisione, in applicazione della disciplina più favorevole al reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AG. AB. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1552/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 07/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)), che ha chiesto l'accoglimento …

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