Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2425 del 20 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:2425PEN

Massima

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Il dolo del reato di calunnia richiede la comprovata e consapevole volontà dell'agente di attribuire falsamente a un soggetto un fatto determinato, del quale l'agente abbia ragionevole certezza dell'innocenza dell'accusato. Tuttavia, qualora le dichiarazioni ritenute calunniose siano piuttosto ascrivibili all'esigenza di difesa dell'agente, come nel caso in cui l'imputato abbia accusato un terzo per evitare di ammettere la propria responsabilità in relazione a un reato colposo a lui attribuito, si impone una valutazione attenta e rigorosa della sussistenza dell'elemento psicologico del reato di calunnia, non potendosi desumere automaticamente il dolo dalla mera attribuzione di un fatto falso a un soggetto. In tali ipotesi, la motivazione della sentenza di condanna per calunnia deve escludere in modo convincente la possibilità che le dichiarazioni incriminate siano state rese dall'imputato al fine di difendere se stesso da un'imputazione di reato colposo, anziché per la consapevole e volontaria volontà di attribuire falsamente un fatto determinato a un soggetto di cui l'agente abbia ragionevole certezza dell'innocenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Frances - rel. Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1121/2007 CORTE APPELLO di MESSINA, del 26/01/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO Francesco;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. RIELLO L. che ha concluso per: Annullamento senza rinvio perche' il fatto non costituisce reato per il …

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