Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23355 del 11 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:23355PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di esigenze cautelari, desumibili da elementi probatori quali le dichiarazioni testimoniali, le riprese video e le risultanze tecnico-scientifiche, giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un soggetto indagato per il delitto di omicidio volontario, anche in assenza di una chiara ricostruzione della dinamica del fatto e della motivazione del reato, quando tali elementi indiziari siano logicamente e coerentemente valutati dal giudice di merito, il quale abbia adeguatamente motivato in ordine alla gravità del quadro indiziario e all'attualità delle esigenze cautelari, in applicazione della presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista per i delitti di maggiore allarme sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 473/2016 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 14/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCHI GIACOMO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. ANIELLO Roberto, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS) in sost. Avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Catanzaro rigettava la ric…

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