Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 4375 del 2009

ECLI:IT:TARMI:2009:4375SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è inammissibile per mancata indicazione dei motivi di diritto su cui si fonda, in violazione dell'art. 6, n. 3 del R.D. n. 642/1907. Inoltre, il ricorso è inammissibile per difetto di interesse, in quanto gli atti impugnati (il verbale di accertamento di violazione amministrativa e la comunicazione di avvio del procedimento) sono atti meramente prodromici e privi di immediata lesività della sfera giuridica del ricorrente. Infatti, la sanzione pecuniaria derivante dal verbale di accertamento deve essere irrogata mediante separata ordinanza-ingiunzione, impugnabile dinanzi al giudice ordinario, mentre la comunicazione di avvio del procedimento è un atto endoprocedimentale privo di immediata efficacia lesiva. Pertanto, il ricorso è dichiarato inammissibile in ogni sua domanda e le spese di lite sono poste a carico della parte ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA
SEZIONE QUARTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 1270 del 2006, proposto da:
Ci. S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Ce.Tr., con domicilio eletto presso il suo studio in Milano;
contro
Comune di Paderno Dugnano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Fo.Pa., con domicilio eletto presso il suo studio in Milano;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- del verbale di accertamento della violazione amministrativa n. 34/2006, con cui la Polizia Locale del Comune di Paderno Dugnano ha notificato al legale rappresentante della soc. ricorrente, in data 8/3/2006, la violazione dell'art. 9, comma 3°, della legge regionale 30/2003, così come sanzionato dall'art. 17 bis R.D. n.773/1931, p…

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