Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32160 del 24 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:32160PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di sorveglianza, nel valutare le istanze di misure alternative alla detenzione, deve accertare la sussistenza dei requisiti di legge, con particolare riguardo alla prognosi di reinserimento sociale del condannato. Ove permanga la prevalenza della pericolosità sociale, il giudice può legittimamente negare l'accesso alle misure alternative, motivando adeguatamente sulla base di elementi concreti, quali i precedenti penali, le informative di polizia e l'assenza di un progetto di revisione critica della propria condotta da parte del richiedente. Il provvedimento di diniego, se sorretto da argomentazioni congrue e immune da illogicità, rientra nell'ambito della discrezionalità tecnica del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non vi siano vizi di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 6 novembre 2012 - Tribunale di Sorveglianza di Venezia;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BARBARISI Maurizio;

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e ai versamento di una somma…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.