Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6643 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:6643SENT

Massima

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La pubblica amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo avviato su istanza di parte entro il termine previsto dalla legge, adottando un provvedimento espresso, anche qualora l'attività richiesta risulti incompatibile con la destinazione urbanistica dell'area interessata. Pur essendo vincolata all'esecuzione del giudicato amministrativo che abbia annullato precedenti atti di assegnazione dell'area, l'amministrazione conserva il potere discrezionale di individuare la soluzione più opportuna per la conclusione del procedimento, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Laddove l'attività del privato risulti meritevole di tutela, l'amministrazione è tenuta a ricercare una soluzione alternativa che consenta la delocalizzazione dell'attività, ferma restando la necessità di adeguare l'area alla destinazione urbanistica prevista.

Sentenza completa

N. 01157/2015
REG.RIC.

N. 06643/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01157/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1157 del 2015, proposto da:
Giovanni Cuboni, rappresentato e difeso dagli avvocati Alessandro Arredi e Fabio Monaco, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Alessandro Arredi in Roma, Via Filippo Ermini, 68;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv. Antonio Ciavarella, domiciliata presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, Via del Tempio di Giove, 21;

per la declaratoria di illegittimità

del silenzio serbato da Roma Capitale in relazione all’istanza ex art. 2 l. 241/1990, inoltrata dal signor Cuboni in data 27 novembre 2014, volta alla co…

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