Consiglio di Stato sentenza n. 4093 del 2008

ECLI:IT:CDS:2008:4093SENT

Massima

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Il provvedimento di autotutela amministrativa, con cui l'autorità competente annulla un precedente atto favorevole al privato, può essere legittimamente adottato in deroga all'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990, qualora ricorrano esigenze di particolare celerità per il perseguimento di un preminente interesse pubblico, come la tutela dell'ambiente e del paesaggio. In tali casi, il rispetto del contraddittorio procedimentale può essere derogato in ragione della necessità di rimuovere con urgenza un provvedimento che altrimenti avrebbe comportato gravi e irreparabili conseguenze per l'interesse pubblico tutelato. Tuttavia, l'adozione del provvedimento di autotutela in deroga all'art. 7 della legge n. 241/1990 deve essere adeguatamente motivata dall'amministrazione, la quale deve dare conto della sussistenza dei presupposti di particolare urgenza e di preminente interesse pubblico che giustificano la compressione del diritto di partecipazione del privato al procedimento. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità di tale provvedimento, deve verificare la congruità e la ragionevolezza della motivazione addotta dall'amministrazione, senza poter sindacare nel merito le valutazioni discrezionali compiute dalla stessa in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'esercizio del potere di autotutela in deroga alle garanzie procedimentali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello proposto da Comune di Ca. in persona del Sindaco p.t. rappresentato e difeso dall'avv. Si. R. Ta. ed elettivamente domiciliato in Ro. presso l'avv. Do. ((omissis)). via Al. (...);
contro
Nu. G. & A s.a.s. in persona del legale rappr.te p.t. rappresentato e difeso dall' avv. Pi. Ca. Pu. presso cui è elettivamente domiciliato in Ro. via Gr. La. (...);
e nei confronti di:
Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per l'Ab. in persona del dirigente preposto Pro tempore non costituito;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale amministrativo regionale dell'Abruzzo Sezione de L'Aquila n. 499 del 10 luglio 2003;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della Nu. G. & A…

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