Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24874 del 21 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24874PEN

Massima

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Il reato di diffamazione aggravata dall'attribuzione di un fatto determinato e il reato di illecito trattamento di dati personali si configurano quando l'imputato, in qualità di amministratore di una società, comunica a più soggetti, tra cui i componenti del consiglio di amministrazione e il personale amministrativo della società, informazioni false e lesive della reputazione di un altro soggetto che ricopre cariche apicali nella medesima società, nonché dati personali relativi al suo rapporto di debito, in violazione del dovere di riservatezza, anche qualora il destinatario diretto della comunicazione sia lo stesso soggetto offeso in ragione delle cariche da lui ricoperte. La gravità della condotta, valutata ai sensi dell'art. 133 c.p., è determinata dall'intensità del dolo, dal danno e dal pericolo per il credito etico e professionale della persona offesa, nonché dai riflessi di carattere patrimoniale, indipendentemente dall'esistenza di danni diretti per la società. La divulgazione del contenuto della comunicazione agli altri organi societari e a soggetti diversi dal destinatario diretto non può essere giustificata dalla qualifica ricoperta da quest'ultimo, in quanto deriva da una consapevole scelta dell'imputato di diffondere informazioni lesive della reputazione altrui e di violare il dovere di riservatezza sui dati personali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. BERNARDI Sergio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2994/2007 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 03/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO Vito che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 3.11.09, la corte di appello…

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