Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10386 del 16 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10386PEN

Massima

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Il reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, anche con principio attivo inferiore ai limiti massimi, è integrato quando la condotta sia finalizzata allo spaccio, come desumibile dalle modalità di confezionamento, suddivisione per qualità e dosi, nonché dal contesto in cui avviene l'attività illecita. La mera detenzione di sostanze stupefacenti, anche in quantità inferiori alle soglie, se collegata alla vendita di altre droghe, implica che anche tale detenzione sia finalizzata allo spaccio, a prescindere dall'effettiva cessione agli acquirenti. La violenza e le reazioni significative dell'imputato al momento dell'intervento delle forze dell'ordine costituiscono ulteriori elementi idonei a dimostrare la destinazione allo spaccio della sostanza detenuta. Il reato di detenzione e cessione di stupefacenti sussiste indipendentemente dal principio attivo contenuto nella sostanza, essendo sufficiente la mera detenzione e cessione, mentre il superamento dei limiti massimi di principio attivo rileva solo ai fini della distinzione tra uso personale e spaccio. La motivazione della sentenza può essere adeguatamente formulata per relationem, senza necessità di un'autonoma e dettagliata valutazione di tutti gli elementi di prova, quando gli stessi siano stati esaustivamente esaminati e valutati nel provvedimento richiamato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - rel. Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. AL. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 233/2009 CORTE APPELLO di MILANO, del 15/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORDOVA Agostino;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. ORDILE Antonino (Roma).

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza del 19.9.200…

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