Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21493 del 16 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:21493PEN

Massima

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Il decreto di sequestro preventivo d'urgenza emesso dal Pubblico Ministero ai sensi dell'art. 321, comma 3-bis, c.p.p. non è impugnabile mediante richiesta di riesame, in quanto si tratta di un provvedimento avente carattere meramente provvisorio, non ricompreso nell'elencazione tassativa dei mezzi di impugnazione previsti dall'art. 322-bis c.p.p. Avverso tale decreto, il giudice è comunque tenuto a emettere un proprio decreto di sequestro preventivo, che costituisce il titolo legittimante il vincolo reale sul bene sequestrato e contro il quale è ammessa la richiesta di riesame ai sensi dell'art. 322 c.p.p. e il successivo ricorso per cassazione ex art. 325 c.p.p. La declaratoria di inammissibilità del riesame proposto avverso il decreto di sequestro d'urgenza del Pubblico Ministero è pertanto conforme alla consolidata giurisprudenza di legittimità, non ravvisandosi alcun vuoto di tutela a carico dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovan - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - Consigliere

Dott. COSCIONI G. - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/01/2019 del TRIBUNALE DI AREZZO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. LORI Perla, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito l'a…

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