Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43615 del 3 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:43615PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa, quale elemento essenziale per la ricostruzione dei fatti, deve essere effettuata dal giudice di merito attraverso un'analisi approfondita e logicamente motivata, senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale apprezzamento se non in presenza di vizi logici o contraddittorietà manifeste. Inoltre, il riconoscimento di circostanze attenuanti, quali la resipiscenza dell'imputato, richiede la sussistenza di elementi concreti e specifici, non potendo essere desunto dalla mera offerta di una somma a titolo risarcitorio, ove questa risulti manifestamente inadeguata rispetto alla gravità dei reati commessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. SOCCI Angelo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. MACRI' Ubal - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 3.7.2017 della Corte d'appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa Macri' Ubalda;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udita, per la parte civile, l'avv. (OMISSIS), che ha concluso come da nota …

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