Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14018 del 26 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:14018PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti nell'azione delittuosa, anche se con contributi materiali differenziati, integra la responsabilità penale di ciascuno per il reato commesso, qualora sia dimostrata la comune volontà di aggressione e il reciproco rafforzamento psicologico della determinazione criminosa. Ai fini della configurabilità del concorso di persone nel reato, è irrilevante che il contributo materiale di ciascun partecipe non abbia direttamente cagionato l'evento letale, essendo sufficiente l'adesione al progetto comune di aggressione, che si pone come elemento idoneo a integrare la "causalità psichica" tra i concorrenti. La prova della compartecipazione criminosa può essere desunta dall'analisi complessiva degli elementi probatori, anche di natura indiziaria, che dimostrino la presenza attiva dei singoli imputati nell'azione delittuosa e la loro consapevole adesione al disegno criminoso comune, senza che sia necessaria la dimostrazione di un contributo materiale diretto alla produzione dell'evento. La valutazione della prova in ordine alla sussistenza del concorso di persone nel reato rientra nell'ambito del giudizio di merito, insindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e immune da vizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MAGI Raffaell - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), CL. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), CL. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/02/2016 della CORTE ASSISE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RAFFAELLO MAGI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FODARONI MARIA GIUSEPPINA che ha concluso per il rigetto di tutti i ricorsi.
Udito il difensore:
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