Consiglio di Stato sentenza n. 1907 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:1907SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica generale conferisce all'amministrazione una discrezionalità ampia nella determinazione delle destinazioni d'uso dei suoli, che non richiede una particolare motivazione oltre quella ricavabile dai criteri e principi generali del piano regolatore, salvo il caso di specifiche situazioni di qualificato affidamento del privato su una determinata destinazione. L'istituto della compensazione urbanistica, pur costituendo uno strumento di perequazione, non comporta un automatismo nell'attribuzione di una edificabilità equivalente a quella precedentemente riconosciuta, essendo rimessa all'amministrazione la discrezionalità di modulare tale edificabilità in relazione alle esigenze di pianificazione e di tutela degli interessi pubblici, senza che ciò determini necessariamente un obbligo di indennizzo. Pertanto, la riduzione della capacità edificatoria di un'area e la sua destinazione a uso agricolo, in assenza di un qualificato affidamento del privato, non integrano un vizio di eccesso di potere o di violazione di legge, rientrando nell'ampia discrezionalità riconosciuta all'amministrazione in sede di pianificazione urbanistica generale. Analogamente, la diversa disciplina urbanistica impressa a comparti limitrofi non determina necessariamente una disparità di trattamento, qualora le differenze siano giustificate da peculiarità oggettive delle aree interessate.

Sentenza completa

N. 03993/2013
REG.RIC.

N. 01907/2016REG.PROV.COLL.

N. 03993/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3993 del 2013, proposto dalle società Monachina s.r.l., Bosco Marengo s.r.l., in persona dei rispettivi legali rappresentanti in carica, rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso Giovanni (St.Amministr.) Valeri in Roma, viale Mazzini, 11;

contro

Regione Lazio;
Comune di Roma Capitale, in persona del legale rappresentante in carica rappresentato e difeso per legge dall' avvocato ((omissis)), domiciliata in Roma, Via del Tempio di Giove, 21;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. del LAZIO –Sede di ROMA - SEZIONE II BIS n. 09903/2012, resa tra le…

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