Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8811 del 29 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:8811PEN

Massima

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Il consenso della persona offesa è elemento essenziale per la configurabilità del reato di violenza sessuale, la cui mancanza, anche in un solo episodio, determina l'integrazione del reato, a prescindere dalla pregressa consensualità dei rapporti sessuali intercorsi tra l'imputato e la vittima. Pertanto, la condanna per violenza sessuale può essere pronunciata anche in relazione a condotte poste in essere successivamente al momento in cui la persona offesa ha manifestato il proprio dissenso alla prosecuzione dei rapporti, senza che ciò integri una modifica dell'imputazione tale da ledere il diritto di difesa dell'imputato, purché le condotte contestate siano state descritte in modo chiaro e preciso nell'atto di imputazione. Inoltre, la configurabilità del reato di atti persecutori è integrata dalla prova dello stato di ansia e di paura cagionati nella vittima dalle condotte dell'imputato, anche attraverso la minaccia di diffondere riprese video di rapporti sessuali, senza che sia necessario che tale stato di turbamento sia stato rilevato da terzi, essendo sufficiente l'accertamento giudiziale dello stesso sulla base delle risultanze istruttorie, in assenza di manifesta illogicità o travisamento delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere Rel.

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ca.Mi., nato a R il (Omissis)
avverso la sentenza del 15-5-2023 della Corte d'appello di L'Aquila
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso; lette per il ricorrente le conclusioni dell'avv. Gi.D., che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 15 maggio 2023 la Corte d'appello di L'…

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