Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33259 del 28 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:33259PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente, con condotte reiterate di minaccia o molestia, cagiona un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero ne determina un fondato timore per la propria incolumità o per quella di persone a lei vicine, anche dopo la cessazione della relazione affettiva o della convivenza. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che le condotte siano poste in essere esclusivamente dopo la fine della relazione, essendo rilevanti anche i comportamenti tenuti durante l'ultimo periodo della convivenza, purché idonei a integrare il requisito dell'abitualità. La valutazione della credibilità della persona offesa rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale può ritenere attendibili le sue dichiarazioni anche in presenza di eventuali incongruenze di dettaglio, ove non siano tali da inficiare la complessiva attendibilità del suo racconto. Inoltre, il fatto che la vittima abbia scelto di condurre un'esistenza autonoma, pur restando in prossimità dell'abitazione dell'aggressore, non esclude la configurabilità del reato, essendo compatibile con l'esistenza di un grave stato di ansia e di paura. Spetta al giudice di merito, nel rispetto dei limiti del sindacato di legittimità, valutare l'idoneità degli elementi probatori a dimostrare la responsabilità dell'imputato, senza che il mancato accoglimento di specifiche deduzioni difensive possa essere considerato un vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. Scarl INI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/04/2022 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELA BIFULCO;
udito il Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso, riportandosi alla requisitoria scritta gia' depositata.
L'avvocato (OMISSIS) si riporta ai motivi di ricorso e insiste per l'ac…

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