Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34792 del 30 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34792PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali volontarie, anche se contestato in concorso tra più persone, non comporta automaticamente l'aggravante di cui all'art. 585 c.p. comma 1 c.p. (reato commesso da più persone riunite), essendo necessaria un'espressa contestazione in tal senso, con l'indicazione specifica della simultanea presenza dei correi nel luogo e nel momento dell'azione delittuosa. Diversamente, l'utilizzo di un'arma impropria, come una bottiglia di vetro, per cagionare lesioni personali o per minacciare la vittima, integra la circostanza aggravante prevista dall'art. 585 c.p. commi 1 e 2 n. 2, anche in assenza di una formale contestazione della stessa, purché risulti chiaramente enunciata in fatto e sia comprensibile all'imputato, a garanzia del suo diritto di difesa. In tali casi, il reato è procedibile d'ufficio, non essendo più necessaria la querela di parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI SALERNO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/06/2013 del GIUDICE DI PACE di VALLO DELLA LUCANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. LORI PERLA che ha concluso chiedendo l'annullamento…

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