Cassazione penale Sez. I sentenza n. 54049 del 3 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54049PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, con contributi anche diversi, partecipano consapevolmente e volontariamente alla realizzazione di un fatto criminoso. Ai fini della responsabilità concorsuale, non è necessario che ciascun concorrente abbia avuto la piena consapevolezza di tutti gli elementi costitutivi del reato, essendo sufficiente la coscienza e volontà di contribuire all'azione criminosa, anche a titolo di dolo eventuale. Il contributo del concorrente può essere sia materiale che morale, purché idoneo a rafforzare il proposito criminoso e a facilitare l'esecuzione del reato. Pertanto, la mera presenza sul luogo del fatto, la conoscenza della disponibilità di un'arma da parte del correo e il successivo coinvolgimento nell'azione aggressiva, anche attraverso condotte di sostegno e rafforzamento, sono elementi sufficienti per affermare la responsabilità concorsuale, a prescindere dall'esecuzione materiale del reato. Inoltre, il divieto di reformatio in peius impone al giudice dell'impugnazione di non peggiorare la posizione dell'imputato ricorrente, sia con riferimento all'entità complessiva della pena, sia con riguardo ai singoli parametri di commisurazione della stessa, quando sia chiamato a giudicare della medesima sequenza di reati avvinti dal vincolo della continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI A. Patriz - Presidente

Dott. TARDIO Ange - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/05/2016 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Angela Tardio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Mura Antonio, che conclude chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente alla determinazione della pena nei confronti del ricorrente (OMISSIS), e il rigetto del rico…

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