Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1283 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:1283SENT

Massima

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La sostituzione di una veranda esistente con nuovi materiali, senza alterazione di volumi o superfici e senza mutamento della destinazione d'uso, non configura un intervento di ristrutturazione edilizia, ma una mera attività di manutenzione, che non richiede il previo rilascio di concessione edilizia. Analogamente, la realizzazione di un manufatto di modeste dimensioni avente carattere pertinenziale non è soggetta al regime autorizzatorio proprio degli interventi di ristrutturazione, essendo sufficiente il previo rilascio del titolo abilitativo di tipo autorizzatorio. Pertanto, l'ordine di sospensione dei lavori e di demolizione di tali opere, emesso in assenza di un titolo edilizio abusivo, è illegittimo per erroneità dei presupposti di fatto e di diritto. La formazione del titolo edilizio per silenzio assenso sulla domanda di condono presentata in precedenza dal proprietario non incide sulla qualificazione giuridica dell'intervento, che resta comunque ascrivibile alla categoria della manutenzione e non della ristrutturazione. Inoltre, la mera inerenza delle opere a un manufatto oggetto di domanda di condono non è di per sé sufficiente a configurare un intervento di ristrutturazione abusiva, in assenza di altri elementi che inducano a ritenere l'impossibilità della formazione del titolo sanante per silenzio assenso.

Sentenza completa

N. 16144/1993
REG.RIC.

N. 01283/2011 REG.PROV.COLL.

N. 16144/1993 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 16144 del 1993, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso da se stesso, con domicilio eletto presso il proprio studio, in Roma, Piazzale Clodio, 12;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso gli uffici della Avvocatura Comunale, via Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

della disposizione dirigenziale n. 635 del 30 luglio 1993 con cui il Comune di Roma ha ordinato la sospensione dei lavori e la demolizione di opere edilizie realizzate dal ricorrente;

Visti il ricorso e i …

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