Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 15225 del 11 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:15225CIV

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile qualora non rispetti i requisiti di cui all'art. 366 bis c.p.c. (nella formulazione anteriore alla l. n. 69/2009) e all'art. 366 c.p.c., n. 6. In particolare, l'inammissibilità sussiste quando i motivi di ricorso non si concludono con la formulazione del prescritto quesito di diritto, ovvero quando l'esposizione dei motivi non indica il modo e la sede in cui il documento posto a base dell'esecuzione è entrato nel giudizio di merito, né se e dove tale documento sia stato prodotto in sede di legittimità, in violazione del principio di autosufficienza del ricorso per cassazione. Tali requisiti formali sono essenziali per consentire alla Corte di Cassazione di esercitare il proprio sindacato sulla corretta applicazione del diritto da parte del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

ED. FA. CO. SN. de. F. PO. (OMESSO) in persona del socio e legale rappresentante pro-tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, presso la CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall'avv. LANCIAPRIMA GIUSEPPE, giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

TE. AL. SRL;

- intimata -

avverso la sentenza n. 223/2009 del TRIBUNALE di TERAMO dell'11.4.09, deposi…

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