Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 6807 del 20 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:6807CIV

Massima

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Il creditore che agisce per l'adempimento, la risoluzione o il risarcimento del danno contrattuale deve provare soltanto la fonte (negoziale o legale) del proprio diritto e il relativo termine di scadenza, limitandosi ad allegare l'inadempimento della controparte, mentre il debitore convenuto è gravato dell'onere di provare il fatto estintivo dell'altrui pretesa, costituito dall'avvenuto adempimento. Ove il debitore eccepisce l'inadempimento del creditore ai sensi dell'art. 1460 c.c., i ruoli si invertono e sarà il creditore agente a dover dimostrare il proprio adempimento o la non ancora intervenuta scadenza dell'obbligazione. La mancata prova del danno lamentato dal debitore eccipiente non integra la prova dell'adempimento del creditore, ma comporta solo il rigetto della domanda riconvenzionale di risarcimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - rel. Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 312-2008 proposto da:

SU. SRL, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE GIUSEPPE MAZZINI 55, presso lo studio dell'((omissis)), che lo rappresenta e difende, giusta procura generale alle liti per atto ((omissis)) del 13/04/2000, rep. n. 5242, allegata in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

KO. SPA, in persona del suo legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA MONTE ZEBIO…

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