Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4255 del 29 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4255PEN

Massima

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Il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione del materiale probatorio e la ricostruzione del fatto compiuta dai giudici di merito, purché la motivazione sia adeguata, conforme alle regole della logica e priva di vizi giuridici. Il giudice di merito gode di un ampio potere discrezionale nell'apprezzamento della prova, che si sostanzia nella valutazione della credibilità delle testimonianze e nel confronto tra gli elementi di prova, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che quest'ultima non risulti manifestamente illogica o viziata da errori di diritto. La Corte di Cassazione, pertanto, deve limitarsi a verificare la correttezza giuridica della motivazione, senza poter riesaminare il merito della decisione, a meno che questa non risulti priva di adeguata giustificazione o fondata su una ricostruzione dei fatti del tutto incompatibile con il comune senso di logica e di esperienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FEDERICO Giovanni - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

GO. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/01/2008 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. SAVANI PIERO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

IN FATTO E DIRITTO

Con la sentenza in epigrafe, la Corte di appello di Paler…

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