Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20211 del 24 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20211PEN

Massima

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Il delitto di diffamazione sussiste quando l'agente, consapevolmente, faccia uso di parole ed espressioni socialmente interpretabili come offensive, senza necessità di provare l'animus iniurandi vel diffamandi, essendo sufficiente il dolo generico, anche nella forma del dolo eventuale. L'utilizzo del cognome di un soggetto per ironizzare sulla sua presunta appartenenza alla mafia, pubblicando tali espressioni sui social network, integra il reato di diffamazione, in quanto idoneo a ledere la reputazione della persona offesa, anche quando le frasi siano formulate in modo indiretto, attraverso allusioni o insinuazioni. Il fatto che le espressioni diffamatorie siano state pronunciate in un contesto di acceso dibattito pubblico, o che l'imputato abbia un impegno civile riconosciuto, non esclude la punibilità della condotta, in assenza di elementi che ne suffraghino la veridicità. Inoltre, l'offesa rivolta a un pubblico ufficiale, come un carabiniere, rivestendo particolare gravità, non consente di riconoscere la particolare tenuità del fatto ai fini dell'esclusione della punibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/02/2021 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PEZZULLO ROSA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LIGNOLA FERDINANDO, ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza emessa in data 11.02.2021, la Corte di Appello di Salerno, in parziale riforma della sentenza …

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