Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10109 del 7 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:10109PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla turbativa di gare per l'affidamento di lavori pubblici ed alla frode in pubbliche forniture può essere configurato quando emergono gravi indizi di un'organizzazione criminale strutturata e duratura, caratterizzata da un programma delittuoso indeterminato e dalla reiterazione di condotte illecite, quali la presentazione di offerte previamente concordate, l'aggiudicazione di gare a imprese ignare, l'esecuzione effettiva dei lavori da parte di società diverse da quella risultata vincitrice, il rilascio di deleghe in bianco ad operare presso gli uffici pubblici e la previsione di una remunerazione fissa per l'impresa aggiudicataria. La posizione di rilievo e di sostanziale parità di un soggetto all'interno di tale organizzazione, il suo coinvolgimento in numerose gare alterate, la sua capacità di intrattenere relazioni con amministratori e funzionari pubblici, nonché la sua permanenza nel medesimo settore imprenditoriale anche dopo il sequestro delle società riconducibili ai capi del cartello, integrano gravi indizi di colpevolezza e concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, tali da giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, in assenza di elementi idonei a superare tale presunzione, come l'incensuratezza dell'indagato o il suo distacco dal contesto criminale, ove non adeguatamente comprovati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. ROSATI Marti - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 01-02/08/2018 dal Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Rosati Martino;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Tampieri Luca, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avvocato (OMISSIS) del foro di Roma, anche in sostituzione dell'…

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