Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23332 del 30 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:23332PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico può essere desunta, in sede di procedimento cautelare, da una valutazione complessiva e combinata di elementi probatori, quali le intercettazioni telefoniche che evidenzino la costanza e la dimestichezza dei contatti tra i soggetti coinvolti, i riferimenti a consegne da effettuare e luoghi di incontro, nonché le dichiarazioni di concorrenti che confermino il ruolo svolto dall'indagato all'interno del sodalizio criminoso, anche in qualità di finanziatore dell'attività illecita. Tali elementi, pur non integrando una prova piena della responsabilità, possono fondare un giudizio di "qualificata probabilità" circa l'esistenza del reato associativo, in linea con il più limitato standard probatorio richiesto per l'applicazione di misure cautelari. La valutazione complessiva di tali indizi, purché logicamente e adeguatamente motivata dal giudice di merito, non può essere sindacata in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o carenza della motivazione, essendo precluso al giudice di legittimità un riesame del merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI M. B. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Palermo - sezione del riesame -datata 10.10.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Margherita B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza in…

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