Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49226 del 22 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:49226PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella effettuata dal giudice di merito, la cui discrezionalità nell'apprezzamento del compendio probatorio è incensurabile in sede di legittimità, salvo che la motivazione non risulti manifestamente illogica o carente. Il controllo di legittimità è limitato alla verifica della coerenza e della logicità dell'apparato argomentativo posto a fondamento della decisione, senza possibilità di riesaminare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di appello, le quali rientrano nella sua esclusiva competenza. Pertanto, la Corte di Cassazione non può sindacare la valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito, se questa risulta sorretta da una motivazione adeguata e immune da vizi logici, anche laddove il ricorrente prospetti una diversa e più favorevole ricostruzione del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FO. DA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 8726/2005 CORTE APPELLO di ROMA, del 06/12/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/12/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI CASOLA Carlo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

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