Cassazione penale Sez. III sentenza n. 31357 del 23 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:31357PEN

Massima

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Il reato di produzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-ter, comma 1, c.p. è un reato di pericolo concreto, la cui configurabilità richiede l'accertamento di elementi sintomatici del concreto pericolo di diffusione del materiale prodotto, quali l'esistenza di una struttura organizzativa anche rudimentale atta a corrispondere alle esigenze di mercato dei pedofili, il collegamento dell'agente con soggetti pedofili potenziali destinatari del materiale, la disponibilità di strumenti tecnici idonei alla diffusione, l'utilizzo contemporaneo o differito nel tempo di più minori, i precedenti penali e le qualità soggettive del reo, nonché altri indizi significativi suggeriti dall'esperienza. Pertanto, la mera condotta di scaricamento di immagini e filmati pedopornografici, in assenza di elementi che dimostrino il concreto pericolo di diffusione del materiale prodotto, come la conservazione dello stesso per lungo tempo senza condivisione con alcuno e l'assenza di collegamenti dell'imputato con social network, non è sufficiente a integrare il reato di cui all'art. 600-ter, comma 1, c.p. Inoltre, ai fini del riconoscimento della circostanza attenuante del danno di minore gravità prevista dall'art. 609-bis, ultimo comma, c.p., il giudice deve valutare, oltre alla materialità del fatto, tutte le modalità che hanno caratterizzato la condotta criminosa, tra cui la durata nel tempo e l'invasività, nonché il danno arrecato alla parte lesa, con particolare riferimento all'impatto emotivo sulla vittima e alle conseguenze sul suo sviluppo psicofisico, senza limitarsi a considerazioni generiche sulla "chiarissima valenza sessuale" della condotta o su elementi meramente accessori come il peculiare posizionamento della minore dinanzi alla camera da presa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gaston - Rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'Appello di Firenze in data 30/06/2016;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Andreazza Gastone;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Marinelli F., che ha concluso per il rigetto;
udite le conclusioni del Difensore di fiducia, Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ha propost…

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